venerdì 30 luglio 2010

Terratag: NON la solita t-shirt!


Chi sei?"
"Shinji Ikari."
"Quello sono io."
"Io sono te. Ciascun individuo ha dentro se stesso un altro se stesso, ogni individuo è in effetti costituito da due diversi se stessi."
"Due se stessi?"
"Il se stesso che è soggetto osservante e il se stesso che è oggetto osservato. Ogni oggetto di osservazione ha però natura molteplice.- Neon Genesis Evangelion (anime del 1995)





Ho appena citato uno dei tanti dialoghi presenti in Neon Genesis Evangelion, anime giapponese di grandissimo successo, stupefacente non credete?...un’opera dell’animazione televisiva giapponese (alla quale poi ha fatto seguito un adattamento manga ) che propone anche dialoghi filosofici. A questo punto vi starete domandando che rapporto ci sia tra una t-shirt, gli anime giapponesi e la filosofia….beh la filosofia francamente accantoniamola, anche se fatemi dire che non esiste alcun divieto che impedisca ad un filosofo di indossare una maglietta Terratag!

Veniamo al dunque, Terratag è un'etichetta indipendente underground nata nel 2002 che si inspira nella sua linea abbigliamento all’arte e alla cultura giapponese mixata con elementi provenienti dall’Occidente. Le grandi stampe, i disegni pieni di colori, che sono presenti sulle t-shirt fanno particolare riferimento al mondo degli anime Anime (ɑnime dall'abbreviazione di animeshōn, traslitterazione giapponese della parola inglese animation, "animazione" trattasi di neologismo con cui in Giappone, a partire dalla fine degli anni settanta, si indicano l'animazione ed i cartoni animati) e manga. I disegni, i colori utilizzati sono assolutamente originali, le t-shirt Terratag possono essere indossate dall’adolescente innamorato dei fumetti e cartoni giapponesi, dai ventenni che vogliono distinguersi ad una festa, ad una serata in compagnia degli amici, in un locale indossando una maglietta fuori dal comune, qualcosa di diverso dalle solite t-shirt Joe Rivetto, Diesel,Zoo York e marche varie provenienti dal mondo dello skate e del surf


Nello specifico avendone un paio vi posso garantire che la qualità di queste magliette è ottima, il cotone è morbido e resistente, i colori sono pieni, luminosi e rimmarrano tali anche dopo aver indossato le Terratag per mesi e mesi ovviamente dovrete rispettare certe regole nel lavaggio ( lavare a 40 gradi, mai a secco). Purtroppo non è facile reperire un negozio in Italia che venda queste t-shirt, io ad esempio le ho trovate su Ebay oppure le potrete acquistare dallo store della Terratag su internet.
I prezzi oscillano tra i 20 e i 30 euro.
 











Concludendo, l’estate è già iniziata, mare, montagna, sole, amici, i vostri partner vi stanno aspettando, infilatevi una t-shirt Terratag e raggiungeteli, sarà una lunga avventura piena di divertimento!

Vacanze: mare, montagna, città d'arte ?

Buongiorno e ben ritrovati, fedeliissimi del Korova Milk Bar !!!

Visto che al termine di questa settimana finalmente mi prenderò le meritate ferie, ho pensato di chiedere, agli amici di Tech&Try, la più classica delle domande estive: " Che farete, o avete già fatto, durante quest'estate ? "

Prima di tutto, massimo rispetto e comprensione per tutte le persone (e sono davvero tante) che per motivi personali, o per lavoro, non potranno godersi un pò di meritato riposo, personalmente ci sono passato per tanti anni è dura, ma ricordatevi che la ruota gira per tutti !!!

Dicevamo, missione vacanze giusto ?!?! Eh si è sempre uno stress decidere la meta, così se ancora non avete scelto, magari sulle note di "Surfin' USA (The Beach Boys, 1963) " si apriranno nuovi orizzonti, scommetto "marittimi" eheheh .....

Dal Korova Milk Bar partiremo prima per una meta marina, dopo di che finiremo ad oltre 1700 m, per immergerci nella natura più incontaminata e solitaria .... non voglio aggiungere altro, tutto ciò sarà successivamente pubblicato con foto e aneddoti vari ;-)

Ora però tocca a voi svelarci dove avete intenzione di combinare guai, o raccontarci dove siete già stati .... aspetto numerosi commenti, non siate timidi, forza !!!!

Vi lascio con un pezzo stupendo, per una vacanza tutta on the road .... " Born to be wild (Steppenwolf, 1968) " .... spettacolo !!!!

p.s. trovate tutte le canzoni pronte per essere ascoltate, nel lettore musicale che vedete sulla vostra destra .... buona lettura e buon ascolto.



mercoledì 28 luglio 2010

Sacro di Birmania: una razza da scoprire!!

Ciao ragazzi!!!!! Oggi vorrei parlarvi di una razza di felini da scorpire: IL SACRO DI BIRMANIA!!!!!!!!!!!!

I Sacri di birmania sono una razza di gatti molto dolci e affettuosi, da consigliare a chi ha dei bambini in casa o a chi comunque predilige un gatto non molto solitario, anzi tutt'altro.


Vi parlo di questi gatti con una certa cognizione di causa in quanto da circa 5 mesi ne ho uno, anzi una,  visto che si tratta di una femminuccia di nome Luna!!


Beh che dire, da quando c'è lei la mia vita è cambiata: è prorpio vero che un gattino ti dà tanto tanto tanto affetto!!! Questa razza in particolare è davvero unica in quanto penso che possa, per l'affetto che ti dimostra, essere paragonato ad un cane più che ad un gatto.

Ad esempio: la mattina quando ti svegli, ti viene a fare un mare di fusa e vuole esserer accarezzata per almeno dieci minuti, oppure quando ritorni a casa lei si fa trovare dietro la porta a ti accoglie strusciandosi tra le tue gambe.


Insomma, a tutti coloro che hanno in mente di prendere un gatto, consiglio di prendere un Sacro di Birmania e vedrete che non ve ne pentirete!!!!!


Un saluto a tutti ..... e a voi piacciono ????

Jean-Christophe Grangé: Il nuovo genio della letteratura Thriller-Horror!!!

Tutto accadde alcuni anni fa, era una notte buia e tempestosa, mi ero sdraiato sul divano pronto a trascorrere almeno un paio d’ore in compagnia di un buon libro, per la precisione “ Il volo delle cicogne” opera di tale Jean-Christophe Grangé; stanco dei soliti thriller a tinte horror made in Sthephen King o Dean Koontz aveva optato per uno scrittore francese ebbene quella scelta sconvolse i miei parametri di giudizio riguardo tutta la bibliografia dark: una mutazione di pensiero generata dallo straordinario talento letterario di Jean-Christophe Grangé!



Jean-Christophe Grangé nasce a Parigi, 15 luglio 1961, giornalista, scrittore e sceneggiatore francese.
Laureato in lettere alla Sorbona. Vincitore del premio Grinzane Cinema 2007 per il miglior libro da cui è stato tratto un film (I fiumi di porpora).


Bibliografia

• 1994 - Il volo delle cicogne (Le vol des cicognes)
• 1998 - I fiumi di porpora (Les rivières pourpres)
• 2000 - Il concilio di pietra (Le voncile de pierre)
• 2003 - L'impero dei lupi (L'empire des loups)
• 2004 - La linea nera (Le ligne noire)
• 2007 - Il giuramento (Le serment des limbes)
• 2008 - Miserere (Miserere)
• 2009 - L'istinto del sangue


Filmografia
• 2000 - I fiumi di porpora (Les rivières pourpres) - dal romanzo omonimo
• 2001 - Vidocq - La maschera senza volto (Vidocq) - co-sceneggiatore
• 2005 - L'impero dei lupi (L'empire des loups) - dal romanzo omonimo
• 2006 - Il concilio di pietra (Le concile de pierre) - dal romanzo omonimo
• 2011 - Miserere (Miserere) - dal romanzo omonimo, regia di Michele Placido


I fiumi di porpora (Garzanti 1999), un best seller internazionale tradotto in venti lingue, nel 2000 è diventato un film di grandissimo successo , diretto da Mathieu Kassowitz con Jean Reno e Vincent Cassel.





Il volo delle cicogne:





Louis Antioche viene assoldato da un misterioso ornitologo preoccupato dal mancato ritorno delle cicogne dall'Africa. Ben presto intuisce che dietro la scomparsa dei grandi uccelli migratori si nasconde una trama ben più inquietante. Deciso a risolvere l'arcano il giovane si trova coinvolto in un'incalzante avventura, costellata di morti misteriose e atroci mutilazioni. Questa frenetica rincorsa potrà fermarsi solo a Calcutta, nel cuore della tenebra.
.
Il Giuramento:





Parigi. Nessun segno di colluttazione, blocchi di cemento legati in vita con il filo di ferro, la medaglia di san Michele stretta nella mano, come per proteggersi, e poi... un tuffo nel fiume. Sembrano non esserci dubbi: il poliziotto Luc Soubeyras ha cercato di uccidersi ed è solo un miracolo se adesso giace in coma in un letto d'ospedale.
Ma il comandante della Squadra Criminale Mathieu Durey, migliore amico di Luc dai tempi della scuola, non crede all'ipotesi del suicidio.Avrà così inizio un’indagine che condurrà Luc fino alle porte dell’inferno e se possibile oltre!
Le due opere letterarie appena citate, delle quali ho abbozzato la trama, costituiscono a mio parere gli esempi più lucenti della bravura di Jean-Christophe Grangé, ovviamente il mio è un giudizio del tutto personale, vi consiglio quindi di leggere anche tutti gli altri libri dello scrittore non ve ne pentirete!



I racconti di Grangè sono complessi, dettagliati, avvincenti, le storie raccontate dallo scrittore francese sono assolutamente originali, mai banali, opere partorite da una mente lucida, aperta, fantasiosa: le vite, le avventure dei personaggi di Grangè sono straordinarie ed anche quelli che sembrano avere esistenze più comuni sono chiamati ad affrontare esperienze così traumatizzanti da uscirne completamente modificati: l’uomo qualunque attraverso vicissitudini estremamente impegnative diventa assoluto protagonista, ad un eroe del bene, si contrappongono sempre figure negative, in alcuni casi veri e propri discepoli del male.
I personaggi sono raccontati con grande cura, individui che appartengono alle più diverse categorie sociali, Grangè si dimostra assoluto maestro nel tratteggiare le caratteristiche della personalità umana, nel sondare gli angoli anche più remoti dell’animo: durante la lettura capiterà di ritrovarvi a vivere le vicende del libro, proverete quelle gioie, quei dolori, quelle paure, assisterete agli orrori con gli stessi occhi del protagonista, magari vi capiterà di tentare la fuga da quelle pagine così emozionanti, crude, a tratti insostenibili, ma un attimo dopo sentirete forte il richiamo del racconto, proverete una terribile sete di verità. Rimarranno impresse nella vostra mente, diventeranno quasi tatuaggi indelebili sulla vostra pelle i volti, le gesta dei cattivi di Grangè, quegli omicidi compiuti usando tecniche al limite della realtà, in quei racconti farete la conoscenza di veri e propri scienziati del male, del dolore, della follia.
Gli scenari che fanno da sfondo alle storie di Grangè sono molteplici, tutti descritti con estrema precisione, le avventure che leggerete si svilupperanno attraverso vari continenti, città, villaggi, foreste, apprezzerete la descrizione dei costumi, delle tradizioni locali, scoprirete la storia di quei posti, respirerete gli odori, i profumi della natura, verrete sopraffatti dal caldo o dal freddo opprimente di luoghi vicini e lontani, sarete protagonisti insomma di un vero e proprio tour che vi condurrà tra capitali affascinanti ricche di storie e baraccopoli dove regnano regnano miseria e degradazione assolute.

In tutti i racconti di Grangè troverete la primordiale contrapposizione tra il bene e il male, sarete chiamati come lettori a confrontarvi con il male nella sua forma più assoluta, più arcaica, oppure con il male prodotto dall’uomo, dalle degenerazioni storiche dittatoriali, o ancora con il male causato dalle folli intuizioni scientifiche o culturali .
La scrittura di Grangè risulta estremamente scorrevole, non vi stancherete mai di leggere pagine seppur ricche di descrizioni particolareggiate, spesso quasi cinematografiche.


Concludendo considero Jean-Christophe Grangé il nuovo genio della letteratura nera, vi consiglio di acquistare uno dei suoi libri, aspettate che venga la notte, che il buio abbia inghiottito ogni cosa intorno a voi, accendete la luce sul comò e incominciate a leggere; dimenticavo, se mai doveste essere interrotti da un rumore sospetto proveniente dagli altri locali della casa niente paura o forse si…!



Alla prossima ragazzi e ricordatevi :” LA SPERANZA è UNA COSA BUONA , FORSE LA MIGLIORE E LE COSE BUONE NON MUOIONO MAI!..”

martedì 27 luglio 2010

La granita Faggiano

Ho deciso di chiamarla così perché è la ricetta che fanno le donne della famiglia Faggiano (mia madre)!

Per la prima volta ho voluto provarla anch'io, nonostante il limone non sia propriamente un frutto di mio gradimento.. ma il caldo e l'afa dei giorni scorsi a Roma (ma suppongo in tutta Italia) erano talmente asfissianti che ho provato ogni rimedio per rinfrescarmi!!

Occorrente:
una pentola
un contenitore in plastica con coperchio
un frullatore a immersione (se non lo abbiamo possiamo usare una frusta, ma dovremo girare il composto più spesso)

Ingredienti:
1 litro d'acqua
600 gr di zucchero
13 limoni


Preparazione:
1. Innanzitutto preparare lo sciroppo con l'acqua e lo zucchero, versando in una pentola i due ingredienti e portandoli ad ebollizione. Quindi spegnere il fuoco e lasciare raffreddare completamente (consiglio di preparare lo sciroppo la sera prima, così avrà tutta la notte per raffreddarsi per bene).



2. Spremere i 13 limoni e mischiare i due liquidi all'interno di un contenitore che abbia un coperchio. Inoltre grattugiare la buccia di uno dei limoni, per dare maggiore aroma.



Mettere in freezer il composto per almeno 6 ore; dopodiché tirarlo fuori: avrà iniziato a solidificarsi ai lati. Con un frullatore a immersione mischiare il composto anche alla minima velocità, ma facendo attenzione: essendo ancora molto liquido, potrebbe facilmente schizzare fuori dal contenitore!!
Riporre in frigo per almeno altre 3 ore, passate le quali frullare nuovamente.
In tutto basteranno 3 o al massimo 4 frullate..



3. Lasciare riposare un notte e il giorno dopo avrete una granita gustosa e rinfrescante!


Devo ammettere che il procedimento non è proprio facilissimo.. 13 limoni sono sempre 13 limoni da spremere a mano, a meno che non vi organizziate con uno spremiagrumi elettrico.. ma garantisco che il risultato vale tutta la fatica! 


E poi, vogliamo mettere la soddisfazione di aver preparato una granita genuina, con frutti veri (non aromi o robaccia artificiale) e con le nostre manine, ma soprattutto economica?? Eh sì.. se proprio volgiamo farci i conti: più di un litro di granita ci costerà circa 5 euro, a fronte delle 3 euro (come minimo) del misero bicchierino pieno di ghiaccio e un po' di sciroppo commerciale al sapore di limone che ci presenterà il chiosco per strada!

Suggerimenti
- quando sarà solidificata per bene, la granita potrebbe risultare molto dura, ma basta insistere e si prenderà facilmente. Inoltre, una volta nel bicchiere, è consigliabile aspettare un minutino e la granita prenderà la consistenza di un vero sorbetto!

- per alcune persone la granita potrebbe avere un sapore troppo acidulo: aumentare la dose di zucchero (800 gr)

lunedì 26 luglio 2010

Acer Liquid: ad oggi vale ancora la pena acquistarlo ?

Amici e frequentatori del Korova Milk Bar, bentornati!!

Oggi vorrei concentrarmi su un telefono/smartphone che posseggo da metà dicembre (2009), comprato appena uscito, per cercare di rispondere alla fatidica domanda "ma oggi con tutti gli smartphone Android sul mercato, è consigliabile ancora orientarsi sull'Acer Liquid? "

E allora, mettetevi comodi che, sulle note di " Black Dog (Led Zeppelin, 1973) ", cercherò di dirvi tutto quello che va e ciò che non mi ha convinto di questo modello!!!

Prima di tutto, a bruciapelo, comincerò col rispondere alla originaria domanda: SI consiglio, tuttora, questo cellulare sottolineando quanto segue.

Il terminale, uscito con Andorid 1.6 (Donut) è stato ufficialmente aggiornato alla versione 2.1 (Eclair)















è opportuno evidenziare come il recentissimo aggiornamento abbia notevolemente migliorato il Liquid a livello di:

-) TOUCH --> inizialmente molto buono, ovviamente capacitivo, ma con qualche problemino di tapping sui margini laterali, risolto alla grande con Eclair;

-) BATTERIA --> potrete spremerlo come un limone: internet, chiamate, push-mail, musica, a fine giornata vi porterà sempre;

-) VELOCITA' GENERALE --> ottima reattività in tutti i frangenti, sistema operativo al top, zero delay;

-) RICEZIONE --> utilizzo H3g e trovare una ricezione decente non è facile, bhe se prima la ricezione era buona, con Eclair abbiamo una ricezione davvero notevole, ancora un applauso ad Acer.

Insomma, come avrete capito, il Liquid in questi 7 mesi di intenso utlizzo mi ha letteralmente sbalordito... sarà che venivo dall'antiquato Symbian! 
Per quanto riguarda la navigazione web, va davvero come una spada: il processore SnapDragon da 1 ghz fa il suo sporco lavoro, mai un rallentamento neanche con le pagine più pesanti. Completa il quadro un sistema di gestione e-mail semplicemente ma-gni-fi-co !!!

Stesso discorso per il display, luminoso, touch a livelli altissimi, non sarà un iPhone, ma poco ci manca, e soprattutto ben 3,5 '' da sfruttare alla grande (foto, video, presentazioni ...).
















Fin qui tutto ok. Non mancano, tuttavia, i punti dolenti che, come promesso, sviscererò in questa breve (ma spero utile a tutti voi) recensione.


Ragazzi, forse vi deluderò ma il Liquid evidenzia una qualità audio in conversazione, a mio avviso, decisamente sotto la media: dal microfono integrato durante le chiamate succederà di "ascoltare" un fastidiosissimo fruscio di sottofonfo, sommato ad un audio non certo cristallino, anzi, piuttosto cupo. Lo stesso vivavoce vi lascerà perplessi: volume massimo basso e tonalità con assenza di alti, faranno dello stesso uno strumento inutilizzabile in ambienti leggermente rumorosi (es. in macchina nel traffico).


Purtroppo anche lo speaker esterno, mono, non brilla certo per nitidezza del suono e volume alto: capiterà non di rado di non sentir suonare il terminale. Da ciò emerge, ovviamente, che l'utilizzo come lettore musicale sarà accettabile solo con gli auricolari (consiglio vivamente di utilizzare altri auricolari rispetto a quelli standard).
















In definitiva, come ho detto all'inizio, mi sento di consigliare ancora oggi il Liquid, magari acquistandolo usato, ma sappiate che ha i suoi defetti e dovrete essere pronti a sacrificare qualcosa in termini di "apparecchio telefonico" in senso stretto, per godere al meglio di tutte le funzioni che Android ci regala, dalla navigazione internet superlativa, alle migliaia di applicazioni del market pronte ad essere scaricate e provate.






Nel salutarvi, mi chiedevo, visto che siete tanti i possessori del Liquid e di terminali Android in generale, che ne pensate voi???




Aspetto i vostri commenti, intanto mi gusto " Foxy Lady (Jimi Hendrix, 1967) "

domenica 25 luglio 2010

Un profumato bottino .... [ Lush ]

Cari amichetti/e un saluto da Pinguinotta!

Eccomi qui a scrivere il mio primo post, e per un'occasione così importante non potevo non iniziare col parlare di una linea di prodotti davvero unica: i prodotti Lush!

Lush, per inciso, è una casa inglese che fabbrica prodotti per il corpo completamente naturali; ebbene prorpio ieri Lush per il lancio di un nuovo prodotto, si è inventata una simpatica inziativa cioè quella di regalare una confezione di prodotti del valore di 15 euro a chiunque si presentasse nelle loro botteghe con indosso un adesivo a forma di seno, ed ovviamente io con un'altra amica, da grandi ammiratrici lush, non potevamo mancare !!!!

Ecco un anticipo di ciò che abbiamo recuperato (eh si siamo state un pò furbette.... ihihihih)

come dicevamo sopra, siamo riuscite, girando con grande velocità i 3 punti vendita romani, a prendere ben 3 buste piene di prodotti LUSH, per un valore superiore ai 45 euro. Per la cronaca si poteva prendere 1 sola busta: di fatti la promozione era "1 busta 1 paio di tette" (loooool).

Vi lascio le foto del profumato "bottino" consigliandovi di provare questi fantastici saponi, creme, olii, tutto ciò che è cura per il corpo e benessere dell'anima, ricordandovi che non sono solo completamente naturali, ma anche rispettosi della natura !!!




belli vero ?????? Eh sì sembrano proprio buoni, quasi quasi da assaggiare :-)


lo so che avreste voglia di mangiarli, ma per ora provateli sulla vostra pelle, entrerete nel tunnel lush ihihih.... buon bagno rilassante a tutti, alla prossima dalla vostra Pinguinotta !!!!


sabato 24 luglio 2010

Anni '80? Ok ma occorre distinguersi: "Adidas Kegler Super "

Benvenuti, compagni di viaggio, al Korova Milk Bar !!!

Ragazzi vi siete resi conto che siamo in pieni anni '80 ????? Si, non sono pazzo, lo so che oggi è il 24 Luglio 2010 e siamo tutti in attesa di qualche giorno di vacanza, ma nell'aria, nel modo di essere e di vestirsi, di atteggiarsi e vivere la notte, si respira il profumo inebriante di un esaltante REVIVAL anni '80. E allora la parola d'ordine è distinguersi dalla massa, in ogni modo!!

Intanto per voi, dal mio Juke-Box, eccovi servita "Moonlight Shadow (Mike Oldfield, 1983)" .....

Dicevamo distinguersi, ok allora cominciamo da quello che indossiamo ai piedi, naturalmente sneaker, e quelle che sto per proporvi renderanno unico il vostro look ;-)

Ovunque voi siate, non si fa altro che vedere orde di persone (spesso tutte identiche) con le loro Adidas Los Angeles Trainers














volendo esagerare sembrano una serie infinita di Robot (ne sa qualcosa Asimov ...) e poi parliamoci chiaro, si trovano in qualsiasi negozio a 70/80 euro, ma risultano: scomode e tendenti alla tallonite per via della suola fatta con tacchetti di gomma, senza un'adeguata soletta interna in gradi di proteggere il piede e non stancarlo, assenza di materiali di qualità (una tela che dopo qualche mese inizia a cedere).

Detto ciò, vi presento l'arma per entrare nel cuore di quest'estate anni '80 e non passare di certo inosservati, ecco a voi le Adidas Kegler Super
















Vi sembrano delle normali Los Angeles Tranier ??? Bene allora aprite gli occhi, per le vostre orecchie, invece "A kind of magic (Queen, 1986)"














































ok ora che vi siete schiariti le idee, potrete notare la qualità della pelle (bianchissima) traforata, in contrasto con la nappa davanti color avana, che rendono queste sneaker, LA SNEAKER da avere. Per non parlare della comodità, sembrerà di portare un guanto ai vostri piede, invece avrete le vostre mitiche ed uniche Kegler Super !

Ooops mi scuso per le foto, si è vero le scarpe non sono limpide ed immacolate, ma non ho resistito a indossare subito le mie Kegler :-). Fate una cosa, muovetevi, cercate sul web, perchè in Italia, AHIME, non si trovano dal momento che sono ufficialmente Deadstock, e accaparratevi il MUST di quest'estate tutta anni '80 .... non ve ne pentirete !!!

Non continuo ad elencarvi la qualità superiore e lo stile, Originals, pazzesco, inimitabile che queste Adidas portano con se, avrete già intuito ciò dalle foto ..... ma vederle non basta, bisogna indossarle e sfoggiare il fascino di essere UNICI !!!


Un saluto dal Korova Milk Bar, vi lascio con un regalo: "Comfortably Numb (Pink Floyd, 1980)" ..... alla prossima !!

venerdì 23 luglio 2010

Fusilli in Fretta e Furia

Eccomi qua ad illustrarvi una ricetta veloce, facile e decisamente gustosa… i “Fusilli in Fretta e Furia”!!!
L’idea è nata ieri, al ritorno la sera a casa… poco tempo e tanta fame mi hanno portato a combinare gli ingredienti trovati al volo in frigo.. et voilà la cena è servita… preparata in “fretta”.. e mangiata con “furia” :-D
Innanzitutto partiamo da cosa ci serve (quantità degli ingredienti per due persone):
- 80 gr di pancetta affumicata (possibilmente presa a fette dal macellaio, altrimenti vanno bene anche i dadini che si comprano al supermercato)
- 100 gr di pasta corta
- Qualche foglia di salvia
- Una confezione di panna da cucina
- Cipolla
- Sale e peperoncino



Allora.. cominciamo col mettere a bollire l’acqua della pasta; a parte facciamo imbiondire un po' di cipolla tritata finemente (la quantità a vostro piacimento) in una padella antiaderente con un filo d’olio. Non appena la cipolla si sarà dorata, aggiungete la pancetta a dadini e la salvia a foglie intere, perché andranno tolte successivamente.



Fate rosolare bene la pancetta per una decina di minuti a fuoco lento, aggiungendo a metà cottura il sale e il peperoncino.
Quando la pancetta sarà croccante al punto giusto, mettete mezzo barattolino di panna da cucina, dopo aver naturalmente tolto le foglie di salvia. Abbassate il fuoco al minino e continuate la cottura per 5 minuti circa, finchè la panna non ha preso una consistenza cremosa.



A questo punto scolate la pasta che avrete fatto cuocere nel frattempo (io ho usato degli ottimi fusilli, ma va bene in generale tutta la pasta corta) e saltatela dentro la padella con il condimento preparato.

Amalgamate bene il tutto e servite, volendo con una spruzzata di parmigiano o pecorino… e BON APPETIT :-)!!!

Martyrs





…Correre a perdifiato nella brughiera, a bocca aperta, respirando aria gelida che brucia i polmoni, correre ad occhi chiusi senza mai voltarsi, terrorizzati, stremati, coscienti che da un momento all’altro un predatore selvaggio ci raggiungerà e l’inferno avrà inizio…
Sareste disposti a vivere un’incubo simile?!...Coraggiosi!...allora siete pronti ad assistere alla proiezione di un incubo ben peggiore: MARTYRS.
La pellicola in questione Martyrs è datata 2008, il regista-sceneggiatore francese Pascal Laugier aveva diretto nel 2004 un altro film horror “SaintAge”, un’opera francamente non memorabile, nella sua seconda fatica cinematografica, invece, emerge inaspettato un talento straordinario. La trama di Martyrs è la seguente: tutto ha inizio con la fuga di una ragazzina da un mattatoio abbandonato e da qualcuno; il male, le atrocità subite in quel posto lasciano ferite profonde nell’ animo e nella psiche di Lucie, quest’ultima viene affidata alle cure di un istituto ed è lì, tra quelle mura, che nascerà un’amicizia profonda con Anna una ragazzina dolcissima.
Purtroppo l’affetto di Anna non sarà sufficiente a cancellare il passato, a rimuovere l’incubo malefico che alberga nella mente di Lucie: una volta cresciuta, diventata una giovane donna, quest’ultima porterà a termine la sua vendetta, recandosi nell’abitazione di una famiglia e sterminandola a colpi di fucile. Anna raggiunta l’amica disperata, cercherà di aiutare, di capire e solo allora l’inferno avrà inizio.

Diciamolo subito, Martyrs non è un film adatto alle persone facilmente impressionabili o ai moralisti benpensanti: stiamo parlando infatti di una pellicola che in Francia è stata vietata, durante i primi mesi di proiezione, ai minori di 18 anni, cosa che non accadeva da anni. Martyrs è un film da intenditori del genere Horror, da collezionisti oserei dire, se non avete alle splle una giusta cultura cinematografica a riguardo, lasciate stare, credetemi, non riuscireste a sopportare la visione, non riuscireste a capire.

Precisiamo subito una cosa: è sbagliatissimo pensare che Marytyrs appartenga a quel filone Horror che va sotto il nome di “TorturePorn”, non ci troviamo di fronte ad una pellicola tipo “Hostel” per intenderci, a quei film che fanno della tortura l’unico e vitale elemento della trama, tortura buttata lì tanto per soddisfare gli istinti voyeuristici più beceri, in Martyrs invece i momenti di tortura presenti non sono mai fini a se stessi. La regia rende omaggio alle prime opere del maestro italiano del’incubo Dario Argento, sono presente poi riferimenti visivi agli incubi di Clive Barker, messi su pellicola attraverso opere come Hellraiser. Tecnicamente parlando, l’uso della cinepresa appare estremamente virtuoso, coinvolgente e frenetico in alcuni momenti, documentaristico, asettico e distaccato in altri. Il trucco dei personaggi risulta convincente, ottimi gli effetti speciali, assolutamente all’altezza la recitazione degli attori, in particolar modo quella delle due attrici protagoniste (Morjana Aloui-Mylène Jampanoi) che riescono a dare ai loro personaggi spessore emotivo e presenza fisica. La colonna sonora è tagliente a tratti giustamente, insopportabilmente fastidiosa ed angosciante. Martyrs trasmette paura, angoscia, curiosità, lo spettatore fin dall’inizio viene catapultato in un universo triste, di dolore; nell’assistere alla proiezione non c’è tempo per prendere fiato, è una visione in apnea, le immagini sono crude, crudeli, chirurgiche, il ritmo costante, raggiunge dei picchi quasi insostenibili.


Pascal Laugier ci rende partecipi di una storia maledetta e mostruosa, attenzione non sto parlando solo di violenza e sangue, esistono sicuramente film orientali, pellicole come Nekromantic, Violent Shit ancora più duri, ma nessuna pellicola come Martyrs riesce a scavare così a fondo nella coscienza dello spettatore. Dopo aver visto questo film, il primo istinto sarà quello di fuggire, di dimenticare tutto quelle immagini, ma un attimo dopo ci si ritroverà ad interrogarsi, a riflettere, tentando di capire come sia stato possibile che esseri umani abbiano commesso simili atrocità.

Concludendo Martyrs è lo sbarco sulla luna del genere Horror, rappresenta un punto di arrivo e nello stesso tempo di partenza: una pellicola totale, complessa , che racchiude più filoni di un unico genere. Il significato profondo che si cela dietro le immagini crude ed indimenticabili di questo film appare abbastanza chiaro, ma non voglio influenzarvi, esprimendo la mia opinione, preferisco lasciarvi la più ampia libertà interpretativa.

Mi sento però in dovere, nel salutarvi, di donarvi un’ultima considerazione: viviamo tempi difficili, coscienti della complessità meravigliosa della vita, ognuno di noi è chiamato a compiere una scelta: essere semplici testimoni o diventare attori protagonisti della propria esistenza… μαρτύς (martýs-martirio) dal greco ovvero testimone.



Ciao a tutti, alla prossima e ricordatevi: “…LA SPERANZA è UNA COSA BUONA , FORSE LA MIGLIORE E LE COSE BUONE NON MUOIONO MAI!..”

martedì 20 luglio 2010

Samsung Galaxy S

Come prima recensione di questo blog vorrei iniziare da un prodotto appena uscito sul mercato italiano, l’ultimo arrivato in casa Samsung: il Galaxy S.
Smartphone con S.O. Android 2.1 e dotato di caratteristiche tecniche di assoluto rilievo tra le quali spiccano:
- Schermo Super Amoled 4” con risoluzione 800x480
- Fotocamera da 5 MPX con possibilità di registrare video in HDcon risoluzione fino a 1280x720 (720p)
- A-GPS
- Processore 1 Ghz e 512 mb di Ram
- Acceleratore 3D dedicato
- Bluetooth 3.0
- Wi-Fi b/g/n
- Batteria da 1500 mha
Cominciamo ad esaminarlo: la confezione è decisamente essenziale, di dimensioni ridotte e col logo Galaxy S in bell’evidenza.
Al suo interno oltre ovviamente al device abbiamo i canonici manuali, il caricabatterie, il cavo micro USB per il collegamento al pc e un paio di Auricolari in-ear estremamente comodi e performante: siamo al livello di quelli ottimi dell’Omnia HD.
Passiamo ora al telefono vero e proprio: frontalmente abbiamo, oltre al display, un tasto fisico centrale (il tasto Home) e due tasti touch; nella parte superiore,oltre all’altoparlante, i sensori di prossimità e la videocamera per le videochiamate, caratteristica questa che per la prima volta approda su un cellulare Android, sul lato destro abbiamo il tasto per bloccare lo schermo, su quello sinistro il bilanciere per il volume, nella parte superiore l’ingresso da 3,5mm per gli auricolari o per il cavo video e ovviamente l’ingresso del connettore micro USB, protetto da un comodissimo sportellino scorrevole.













Tenendo in mano il device la cosa che risalta subito è l’estrema leggerezza: tutta questa potenza tecnologica è concentrata in soli 118 grammi e la cornice esterna di metallo serve a dare solidità al tutto, nonostante il retro sia in plastica.

Appena acceso, il display colpisce subito per luminosità e definizione delle immagine riprodotte.. è una vera e propria gioia per gli occhi ammirare un display simile!!! I colori sono vivaci, il nero è PERFETTO, il contrasto è assolutamente incredibile (non a caso è il telefono con il più elevato ratio di contrasto in commercio) e ovviamente il tutto viene esaltato dalla riproduzione di un qualsivoglia video in HD!





Samsung propone questo Galaxy S con Android 2.1, al quale però ha apportato delle modifiche con la propria UI Touch Wiz. Così avremo 4 icone fisse nella Home iniziale (Telefono, Messaggi, Rubrica e Applicazioni), ovviamente alla possibilità di aggiungere pagine alla home, fino ad un massimo di 9 (d’obbligo ricordare che essendo Android un sistema aperto, nulla ci vieta di installare un launcher a nostro piacimento dal market e avere così una Home differente, nel caso in cui la personalizzazione di Samsung non ci convincesse).




Le applicazioni sono elencate in uno stile chiaramente ripreso dal sistema operativo Apple, con le varie finestre che scorrono verso destra, elencando le icone corrispondenti ai vari programmi… sicuramente una scelta non originale da parte di Samsung, ma estremamente funzionale, essendo Apple l'essenza del funzionale.
Oltre alla personalizzazione estetica, il Touch Wiz porta con sé una serie differente di widget eslusivi che potremo inserire nella home, ed anche uno store per le applicazioni interamente realizzato da Samsung, che si va così a sommare al canonico market Android.

Interessante anche l’inserimento da parte di Samsung di un lettore di eBooks come Aldiko eBook: sarete così già pronti per sfogliare i vostri cari eBooks senza piu invidiare l’amico con l’iPad :)!

Il touch è assolutamente immediato e fluido, con un sistema di multitouch molto convincente. Scrivere i messaggi con la tastiera qwerty, oppure utilizzando la variante Swype è davvero un piacere e raramente capiterà di sbagliare.
La parte telefonica è di assoluto valore, con una ricezione stabile anche in situazioni al limite, un audio in conversazione pulito e senza distorsioni. Il vivavoce si comporta bene, con bassi ed alti riprodotti abbastanza fedelmente, anche se l’altoparlante mono posto sul retro non impressiona per la potenza.
Alla prova “effetto mano”, ormai un must dopo il famigerato “antennagate” :-D, il telefono risponde bene, conservando le sue tacche o al massimo perdendone una, dopo minuti di pressione.
La sezione multimediale è il vero forte del telefono: foto assolutamente perfette, anche in situazioni di poca luce. Infatti, nonostante l’assenza del flash, con le impostazioni che Samsung ha dato alla fotocamera potremo inserire la modalità notte ed effettuare scatti davvero notevoli.
I video, come detto, sono in HD, a 30 fps, con un audio buono e una fluidità davvero ottima.
E poi, il lettore video di cui è dotato il telefono è in grado di leggere ogni tipo di file gli proporremo per la riproduzione, finanche mkv e divx.
Completa la dotazione multimediale la radio fm con RDS.
La navigazione web, come da consuetudine Android, è estremamente soddisfacente e piacevole, qui abbiamo un multitouch precisissimo che ci permette di visualizzare i contenuti delle pagine che andremo a visitare con immediatezza e semplicità, basterà poi un doppio tap sullo schermo per adattare automaticamente il testo alla pagina.





In conclusione, quindi, un device assolutamente completo e performante, probabilmente ad oggi il miglior Android in circolazione, e uno degli smartphone migliori sul mercato.
Uniche pecche, se cosi possiamo chiamarle: la limitazione della Ram dovuta ad Android 2.1 (dovremo infatti aspettare Android 2.2 per poter sfruttare tutti i 512mb di potenza del Galaxy S. Nel frattempo quindi munitevi di un bel Task Manager per killare eventuali applicazioni che potrebbero appesantire il sistema) e la mancanza di un flash (anche se, come detto, l’impostazione foto notturne permette di ovviare la problema).
Il prezzo del Galaxy S è ufficialmente di 549.00 euro, in vendita anche con le compagnie telefoniche H3G e Wind.
Tra qualche giorno, dopo un'utilizzo più intenso vi proporrò la mia personale pagella.
Stay tuned!!!